Because I’m worth it, perché io valgo. I’m the greatest


Un po’ ‘na ‘mericanata, ma il succo è tutto giusto per me oggi!

Stringi stringi è IO VALGO!

R.Kelly Autore e voce (lo ascoltavo in Inghilterra nel portatile , non pc, mangianastri, cosa da poveri ma belli)

I am a mountain
I am a tall tree
Ohhh, I am a swift wind
Sweepin’ the country
I am a river
Down in the valley
Ohhh, I am a vision
And I can see clearly
If anybody asks u who I am
Just stand up tall look ‘em in the Face and say

[Chorus]
I’m that star up in the sky
I’m that mountain peak up high
I made it
I’m the worlds greatest
And I’m that little bit of hope
When my backs against the ropes
I can feel it mmm
I’m the worlds greatest

I am a giant
I am an eagle
I am a lion
Down in the jungle
I am a marchin’ band
I am the people
I am a helpin’ hand
And I am a hero
If anybody asks u who I am
Just stand up tall look ‘em in the Face and say

[Chorus]
I’m that star up in the sky
I’m that mountain peak up high
I made it
I’m the worlds greatest
And I’m that little bit of hope
When my backs against the ropes
I can feel it
I’m the worlds greatest

[Choir sings with R Kelly]

Testo riportato e video 

P.S. Senza offesa Kelly, hai scritto grandi pezzi e altri meno, ma mi dissocio dal tuo stile di vita. Le canzoni sono un dono abilmente elargito dal talento, la fragilità umana è cosa terrena e privata. Intesi, vero?

Filastrocca sciocca


Piripin pampon Marcello cosa fai col mio cappello?

Ho cercato un leprottino da tener nel mio taschino!

Il taschino l’hai scucito forse è meglio un sopraddito.

Mica cucio le lenzuola! Mi premea sapere l’ora!

L’ora è tarda dall’altrieri me l’han detto i corazzieri!

Sarà meglio ritornare per trovar lo desinare,

non mi piace che si freddi già la pancia fa gorgheggi!

Pirpin pampon Marcello torna lesto al tuo castello!

P.S. So che Paolo Poli non leggerà mai i miei righi, ma l’ho scritta godendo le parole dettate da lui nella mia testa. Ho sorriso come una bambina sciocca.

Una donna, un guerriero.


 

La paura, la tristezza che bussa, non deve esserci, ma c’è.

Allora, il mondo diventa distante, la gente è altro da me, pericolosa,ogni parola una potenziale bomba inesplosa. Allora divento piccola in un corpo troppo grande, mentre vorrei rimpicciolisse a misura di colibrì, come il suo battito il mio palpito.

Vorrei un abbraccio stretto, ma so che poi ti allontano, sono dura, ferita sempre, ma nasconderlo è un mestiere. O sei con me sempre, dentro di me, amandomi sopra ogni cosa o io ho bisogno delle mie barriere, del mio appoggio e delle inferriate per non cadere e lasciare un po’ di spazio fra noi. Ti devo guardare da lontano e riflettere, per decidere come prenderti, per difendermi. Non è difficile, è quasi banale, io posso cadere giù, così in basso da stare male e non posso permetterlo, se nessuno corre a scacciare i draghi, chi mi difende? Io, lo faccio da me e così dev’essere, sono d’accordo, ma questo senso d’abbandono, questo sentirmi poco è un mio problema e se alzo i muri col mondo a volte, bene, continuerò a farlo, senza ammetterlo, senza spiegazioni, col sorriso sul viso e sgretolando dentro.

Un abbraccio vero, nient’altro. Nessun altro approccio, non è il momento. Poi passa, passa sempre. Quel buio torna nel suo angolino e via. Ci sono momenti in cui piccoli dettagli coincidono casualmente e caoticamente rimandandoti il peggio di ciò che hai vissuto, come un viaggio a velocità folle tra i tuoi incubi reali, come quella giostra da bambina in quel vagoncino trainato tra mostri e musiche inquietanti e poi i fantocci che al tuo passaggio si avvicinavano: io ne ero terrorizzata e facevo incubi orrendi, ma mi obbligavano, perciò..

Ci sono tante cose belle nella mia vita, mi detesto per non apprezzarle in questo giorno, in realtà sono sempre grata, ma va così, ero troppo esposta agli eventi, oggi metto la corazza.