Il mio pensiero tutto


Ho deciso di esprimere totalmente il mio pensiero, a rischio che poi mi tiriate le orecchie, e si vede che lo merito!

Allora, il mio pensiero riguardo a questa giornata si rifà al riappropriarsi della nostra memoria.

In questo giorno gli italiani, quelli che erano sopravvissuti alla Guerra, votavano per la repubblica.

Noi siamo figli di questa scelta.

C’è stata una grande polemica riguardo i festeggiamenti di oggi, era una polemica.

Io, personalmente, ho tutto l’interesse che ci sia l’aiuto dovuto all’Emilia. Posso avere simpatia per quella popolazione, avere famigliari in zona, non importa: si deve ripartire e ricordiamo che la nostra economia trae un importante profitto dall’industria emiliana.

Dando questo per scontato, ho cercato di capire meglio il discorso festeggiamenti per il 2 giugno: essendo una festa organizzata in un arco di tempo piuttosto lungo, soldi ne sono già stati spesi per i festeggiamenti, quelli non tornano e non avrebbe senso buttare via tutto, il resto ancora da spendere va messo nella ricostruzione.
Non capisco il rispetto per chi patisce le conseguenze del terremoto con il rinnegare una festa nazionale, non lo collego.

Detto da chi ci crede poco da sempre. Temo però la strumentalizzazione da parte di chi inneggia all’anarchia, da chi ultimamente grida “Riprendersi lo Stato!”, ma che significa?, non me la sento di buttare millenni di Storia in caciara, non è l’occupazione delle superiori e già quella non serviva a niente. Ci vuole testa, ragionamento e rispetto.

Tengo a questa parola enormemente, perché il suo significato è stravolto. Mi pare che ci vogliano convincere che il rispetto corrisponda all’intimorire l’opppositore.

Non serve che lo dica che non ho mai votato a destra nella vita, non è necessario, ma ciò non mi fa sposare qualsiasi slogan appaia come risoluzione di questo schifo.

Non mi piace vedere le parate militari, ma ne ho rispetto, perché per quanto abbia da ridire, e ne ho, visto che siamo avvelenati da tutti i residui nascosti dalle loro esercitazioni di cui non rispondono mai a nessuno, neanche a se stessi, ne ho rispetto perché sarebbe follia pensare di non averne bisogno.

Le feste nazionali non le sentiamo proprio perché non le festeggiamo, noi italiani. Le festeggiano loro, gli appartenenti al Governo, i militari.. A scuola non se ne parla quasi mai, e i ragazzi tornano a casa felici perché il 2 giugno è vacanza! Vacanza? Era vacanza la seconda guerra mondiale, la nostra umiliazione, la riscossa, la violenza, gli stupri, le rivalse, la liberazione e noi che si andava a votare e finalmente anche le donne!

E’ un giorno da commemorare, non dico che si debba saltellare oggi, perché c’è bisogno di soldi per la ricostruzione.

Eppure c’era un articolo bellissimo di Kiara in cui la gente dimostra di voler gioire, vivere.

Allora magari a me piacerebbe che queste feste fossero nostre, mie e tue, e che ci ritrovassimo in piazza, come per le feste estive, quelle dedicate a quel santo o l’altro e potessimo in queste occasioni di riunione gioiosa, salire sul palco a dire la nostra tra di noi, ritornare uniti, ricordare i nonni e le loro storie, la vera Italia!

13 Pensieri su &Idquo;Il mio pensiero tutto

  1. Ho letto i tuoi due post… sono molto d’accordo con te, è giusto commemorare questa giornata, è la nostra Storia e va fatto per i tanti che si sono sacrificati per questa nostra Repubblica. Come hai detto tu preferirei anche io fosse Nostra, se ne parlasse di più a scuola, fosse motivo di incontro… qui lo faranno ascoltando musica. Come ho scritto da me, in questo momento trovo solo che è un pochino esagerato spendere così tanto, alla fine è un sottrarre a loro o ad un ospedale che non ha attrezzature. Non mi sembrava fossimo così “ricchi” visto l’aumento delle tasse e gente che si ammazza per la crisi etc. Il mio pensiero solo questo, senza togliere nulla alle commemorazioni. Con questo, come hai detto tu AUGURI ANCHE A TE CARA FELINA. Buon pranzo e giornata. Ronf ronf 🙂

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    • Mi sembra proprio che la pensiamo allo stesso modo, commemorare non vuol dire sperperare il denaro pubblico. E’ la nostra Storia, nostra che abbiamo vissuto tutti, vincitori e vinti. Sarebbe il momento giusto per ritrovarsi piuttosto che dividersi su tutto, sempre. E’ questo che mi dispiace, la sensazione netta che siamo la corda che altri tirano dai capi opposti.
      Abbraccio a te e ora passo a trovarti! Frrr

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      • Mi piaceva il tiro alla corda :-). Detto in questo contesto, hai reso benissimo l’idea, lo credo anche io siamo la corda… e si sta spezzando. Hai ragione ormai ogni cosa tende più a dividere che riunire, non porterà da nessuna parte. Mi fa piacere che la pensiamo uguale, è sempre un piacere scambiare opinioni con te. Ti ringrazio 😀 frrrrr

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      • che forte che sei 😀 Il tuo cervello lo ha sicuro, per il mio ehm no comment, per il femminile lo penso anche io! Col grattino sotto il mento te le sei conquistate è la cosa che preferiscono :-). Ricambiamo tutto a te!

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  2. Devo essere proprio sincera Mrgreen: ? Non litigheremo 😆 ? Quello Che hai scritto mi piace molto ! Sei molto più riflessiva e meno impulsiva di me ,che ero subito partita in quarta 😉
    Però, dopo questa festa mi piacerebbe che il Governo cominciasse a pensare ai terreotati!!
    Ti abbraccio forte!
    liù

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  3. Dici bene quando scrivi “essendo una festa organizzata in un arco di tempo piuttosto lungo, soldi ne sono già stati spesi per i festeggiamenti, quelli non tornano” ogni altra considerazione ne consegue: quali soldi si sareebbero, a tal punto, destinare ai terremotati?
    Dici anche bene che in Italia non viviamo davvero le feste nazionali. Forse perché dopo un secolo e mezzo ancora non ci sentiamo davvero italiani, perchè le beghe di campanile contano di più dell’amor patrio, in cui non crede quasi nessuno.

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    • Vero, e dal piccolo si costruisce l’unità. Credo nell’insegnamento, della famiglia, della scuola e della vita. Bisogna, secondo me, sentirsi più responsabili verso il prossimo, ma inteso principalmente come chi verrà dopo. Sono convinta che mai come in questo momento storico, chi detiene le sorti del presente, lo faccia senza alcun senso del futuro e di chi verrà dopo. Per me tutto si ricollega, la disillusione è un brutto compagno di vita, soprattutto per chi deve sognare in grande. Ciao!

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  4. Ciao Felina, il tuo post non fa una piega,e lo condivido pienamente. La gente si
    lascia trasportare (compresa me ) dall’ emozione del momento, non riflette o
    del tutto ignora. L’unità nazionale (è triste dirlo) esiste solo sotto la bandiera del
    gioco del calcio quando si vince un mondiale. La citazione di Massimo d’Azeglio vale tutt’oggi: “S’è fatta l’Italia ma non gli italiani”.
    Grazie davvero
    Un abbraccio
    Mistral

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    • E’ così Mistral, purtroppo gli italiano s’hanno ancora da venire, ma c’è sempre lo scambio di idee che ci può salvare. Come chi prima di noi ha ragionato: il dialogo e la riflessione prima di tutto ci mostrano anche gli angoli in ombra. Illuminiamoci ancora, insomma. Ho molto gradito la tua condivisione di pensiero, grazie.
      Un abbraccio cara Mistral

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    • Ci hanno educato a credere ai mass media, per uno scopo pubblicitario, politico e quant’altro, ma la nostra fortuna è il senso critico di cui ci possiamo riappropriare e magari anche sbagliando, provare a decidere ragionando, grazie anche a te dell’opinione: è questo che ci porta a sentirci più uniti, condividendo.
      Buona serata!

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