Il circo della vita


e come Alice nel Paese delle meraviglie , d’un tratto al morso del biscotto mi ritrovo.. braccia e gambe fuori dagli usci e ciò che mi pareva a mia misura, si restringe, con un senso di soffocamento atroce.

il marinaio, la bambina, il coniglio, il guerriero, tutti i me che insieme si stringono e cercano invano di alzare le mani, con proteste a tutto fiato si ribellano, cantando i moti rivoluzionari.

e sì che partivo bene, come il migliore giostraio errante, coi suoi trucchi immagignifici, le sue illusioni teatrali, i paradossi tutti infiocchettati, ma arriva il mattino che tutto rivela e non c’è granello di polvere che non si appaia nel suo raggio indagatore.

i compartimenti stagni mostrano le crepe e le lacrime copiose passano indenni, rimirando i pavimenti lustri il folletto ride, sguaiatamente e scomposto, col suo alito fetente di carogne maldigerite.

suona in lontananza il carillon dei miei ricordi, portando seco gli ultimi turisti, di questo cuore che non sa stare al proprio battito composto.

signore e signori, vengano, vengano! questo è lo spettacolo della vita!