
Ho seguito le Olimpiadi come ho potuto e come posso, da un’abbonata Sky, senza pacchetto completo, non posso e non mi interessa, ho dovuto adeguarmi alla tv in cucina, connessa difgitalmente, quindi Rai 2.
Allora, grazie Sky che percepisci mensilmente da me da almeno 5 anni, ma forse siamo a quota 6? e non mi lasci uno straccio di canale sportivo in visione per le Olimpiadi perché non ti pago il pacchetto sportivo, grazie tante Sky!
Comunque l’8 agosto iniziano i combattimenti Taekwondoe mi aspetto che li seguiate, punto.
Ieri sera sono rimasta in cucina, dopo una doccia di salvataggio, aspettando i 100 m., sì, banale come tutti.
In realtà era difficile non farsi prendere dall’entusiasmo di fronte alle stoccate del fioretto italiano su quelle nipponiche.
Se la giocavano sul filo di lana, mi sono trovata completamente partecipe! Incredibile la differenza d’altezza tra i contendenti e la postura, con sommo piacere i nostri, nostri non suona bene?, avevano una tenuta della posizione notevole.
Si percepisce che non ne capisco molto? Ho guardato lady Oscar per un’infanzia intera, qualcosa capisco e poi ho fatto francese alle medie, quindi En Guarde! Allez!
Poi stacco sul lancio del martello, corsa 1500, 400 e infine 100!
Cagnotto strepitosa nei tuffi, è stato un dolore vero, le Olimpiadi sono ogni quattro anni, si fa presto a ragionarci su, arriva sempre lì, col piede sul podio e poi niente, ma è grandiosa davvero.
Comunque il fioretto è ORO e i ragazzi hanno esultato alla grande, mentre io zittivo tutti “c’è il nostro inno, silenzio, non è da tutti i giorni!”.
Tra fioretto, corsa, lancio del martello, mi è rimasto impresso un pensiero su tutto, Bolt vincente compreso.. Muscoli!
Muscoli, su muscoli, mi spiace non sono frivola davvero, e il caldo proprio non mi dà certi pensieri e che ne so io, mi devo giustificare?
Sono un’esteta, mettiamola giù così, vabbè! Diciamo che mi parevano eroi d’altri tempi, di quelli che rivivono nella fantasia, e che di fatto sempre nella fantasia hanno vissuto nei secoli, perché ad aprire la bocca a guardare il contesto moderno, si perde tutto.
Adoni che nell’antico tempo che fu, vivevano in un immaginario mitologico, modello degli miti che ancora conosciamo.
Insomma donne, guardate le Olimpiadi come loro guardano il calendario Pirelli.
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