Né fulmine né saetta, affezione.
Una pulce da scacciare, da disprezzare e non c’è comprensione.
Nel tuo sguardo il mio sconcerto.
Un unico sentimento universale. Il rancore globale.
Parole soppesate, trattenute e poi lanciate, con la potenza del baseball player seriale.
E io ti osservo senza sperare, mentre l’anziana sorte penzolandoti sul capo festeggia..
Forse torna, adesso, il prodigo figliuolo da bacchettare.
Poi mi volto e quegli occhi mi tengono, perle d’amore a cui dare il mio sostegno.
Resto fedele al focolare, per amore materno, mentre scolo bottiglie immaginarie e brucio i polmoni di fittizie sigarette.
Dondolando con piede malfermo la sedia che oscilla di fronte al rogo spettacolare di un perduto sentimento.
Racconti e Ciarle 
Fantastico.
r.
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Sentito.. Grazie di cuore.
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Si, molto profonda.
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A volte sul ciglio del proprio io, o si corre a ritroso, o ci si tuffa.e l’immersione mostra ogni cosa. Limpida. 🙂
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Benvenuta.
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A te di tutto cuore!
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TU UNICA… peccato non siano capaci di “guardarti dentro”. che tutto possa cambiare per rileggere pensieri felici… ti abbraccio amica mia, noi ci siamo e ti pensiamo ❤
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Ma perchè ti sei fermata! 😦
Riprendi a scrivere,mi manchi !♥
liù
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Ci provo, promesso, mi manca scrivere 😀 banalmente non ho molto tempo! Famiglia incombe assorbendomi come panno su gocce ! Ah, povere donne! ♥
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