Fiato di drago-I racconti di Lara e Ruben.12-


“Dobbiamo parlare.”

Lara sgranò gli occhi per lo stupore, era già in piedi, abituata a reagire subito.

“Vedo che sei stata addestrata bene, ma non devi temermi, lo sai vero?” Rock la guardava serio, con lo sguardo ferito.
Lara si rilassò e poi guardandosi intorno scorse Ruben acciambellato all’acciambellato a sua volta Brocco. Avrebbe mai imparato? Come poteva dormire così beatamente quando vivevano in costante pericolo?
“Di cosa vuoi parlare?”
“Non qui.” Rock fece un cenno allusivo nella direzione di Ruben.
Lara sospirò, consapevole che qualunque cosa da quel momento sarebbe stata terribilmente difficile da gestire.
“Dove vorresti parlare, Rock?”
Lui le prese il braccio e lo strinse più del dovuto, ma Lara non diede segno di fastidio.
“Dobbiamo andare alla miniera, devo mostrarti qualcosa. Lo farei comunque, perché sei a capo della Missione. Lo farei perché mi fido comunque di te sola.”
Lara non avrebbe saputo spiegare perché si sentì un gomitolo andarle di traverso. Probabilmente il senso di colpa. Un tempo avrebbe riposto la sua intera esistenza nelle mani di Rock e l’aveva fatto. Non era colpa sua se erano stati divisi, ma da allora lei era diventata più forte, sapeva contare sulle proprie capacità e aveva imparato a fidarsi solo di una persona: un ragazzo incapace di difendersi e troppo sguaiato. Assurdo il destino!
“Me lo devi, lo devi a Safira, fosse anche morta, glielo devi!”
“Andiamo, avviso Gorgo.”
Rock assentì e i due uscirono silenziosamente nel gelo della notte nordica.

“Capo, vengo con te.” Lo disse poco convinto in partenza, ma il suo istinto di guerriero fremeva.
“No, Gorgo. Rimani qui. Torno presto.”
Entrambi sapevano che l’unico motivo per quella decisione era là dentro addormentato, ma Lara non l’avrebbe mai ammesso e il gigante la rispettava troppo per metterla in imbarazzo.
“Rock, ricordo un tempo in cui eri un uomo d’onore. Non mi piacevi troppo allora, spero di avere un motivo per rispettarti al tuo ritorno.”
Rock sembrò quasi divertito. “Io devo il mio cuore a questa donna, del resto non m’importa, non gioco pulito. Sappi che con me Lara è al sicuro, lascio in cambio la mia vita.”
“La barba lunga non t’impedisce di cantare come lo strimpellatore di Grouse. Allora ci sto: mi prenderò la tua vita in cambio di un solo capello fuori posto del capo.”
Lara sbuffò e salutò Gorgo con un secco cenno della mano.
“Ecco perché gli uomini non hanno fatto un buon lavoro in politica.”

S’incamminarono avvolti da pesanti mantelli che i minatori confezionavano per i tempi rigidi.
Lara non riusciva a mettere insieme le parole, in più il freddo le affettava il respiro, condensandolo in fiati di drago.
“…così lo chiamavamo allora.”
Lara guardò Rock senza capire, non si era accorta che stesse parlando. “Cosa?”
“Sono così noioso? Tanto tempo e non ti manca la mia voce…” scrollò le spalle “ti ricordi da ragazzi? Tu eri una bimbetta fastidiosa e io mi divertivo a riempirti la testa di storie.”
“Certo che mi ricordo, non vivevo che per farti da ombra.”
“Già. Quando faceva freddo e tu osservavi il fiato che usciva dalla tua bocca eri così sorpresa e io mi divertivo a guardarti.”
“Non lo sapevo.”
“Allora ti raccontavo che il freddo addormentava i draghi nelle loro grotte sepolte e il loro fiato fuggiva per trovare cuori coraggiosi. Se alitando fosse uscita una nuvola di drago significava che eri un guerriero nato.”
“Fiato di drago e io alitavo convinta di essere un guerriero destinato a grandi imprese.”
Rock si ammutolì e aumentò il passo. Si fermò voltandosi e Lara si bloccò a sua volta.
“Non sapevo che fosse vero. Non avevo idea che la mia storiella fosse così vera.” Poi si voltò senza più parlare.
“Rock..” , ma il vento gelido disperse il suo fiato nella notte.

A proposito di Lara e Ruben, si riprende!


Ho ripreso in mano il progetto narrativo di Lara e Ruben, qui nel blog.
A dire che non ci appartiene ciò che si scrive è palese. Nel momento in cui ho desiderato proseguire la storia, ho dovuto rileggermi tutto, e ho preso appunti per non confondermi. Io ho preso appunti su cose inventate e scritte da me… Mi è tornato subito il mondo che mi frullava in testa, e l’affetto per i miei personaggi.

Se qualcuno è curioso e desidera leggere i Racconti di Lara e Ruben, lo troverà facile: ho creato una pagina apposita nel blog e ho numerato ogni capitolo/post. Io non mi sono persa.

Ho pensato di condividere i miei appunti con chi è sinceramente intenzionato a seguire la trama, così che possa essere utile a voi che leggete come a me che scrivo!

Lara: più giovane di Ruben, capo della Missione. Capelli neri, occhi verdi. Un tempo Safira. Amava dall’infanzia Rock, l’amico di sempre, cacciato dal padre per estrazione modesta. Ritrovatisi i ragazzi fuggono, ma il padre la ritrova e prosegue il suo addestramento. Pronuncia il Giuramento in anticipo e sceglie come nome di battaglia Lara (nome che Rock avrebbe voluto per la figlia insieme). Usa le erbe con conoscenze di alchimia.

Ruben: scanzonato, ribelle, fedele. Innamorato di Lara. Occhi azzurri e capelli rossi. Forte sostegno per Lara, amico di Gorgo. Orfano (mistero morte genitori) cresciuto in un piccolo villaggio con gli zii, fino all’arrivo di Lara in missione. Gli unici superstiti dell’incendio che distrusse tutto il villaggio (magia).

Gorgo il Gigante: capelli scuri, riuniti in trecciolina rosa. Cicatrice sul volto come morso di squalo. Denti aguzzi ricoperti d’oro. Vestito con abiti misti assemblati, maschili e femminili. Mazza chiodata, muscoli ingombranti. Cicatrici a serpenti aggrovigliati sul braccio (Mistero).

Rock: amico d’infanzia di Safira, senza padre. Cacciato dal padre di Safira e affidato a un potente signore del Nord con un patto: avrebbe ricevuto l’istruzione di un nobile, cedendo se stesso. Occhi e capelli scuri. Obbligato a sposare la figlia di Lord Crow, fugge con Safira. Safira viene trovata, Rock fugge. Ritrova Safira, ormai Lara a Haper .

Cantore di Grouse: molto noto per lacrimevoli sonate d’amore, sempre drammatiche.

Cantore del fiume Argentato/guerriero: stimato da Gorgo che ne conosce ogni canto. Vedi ” Ritorno in Patria”

Brocco: spirito protettore liberato da Ruben che lo scambia per un cucciolo. Pelo rosso arruffato, occhi dorati. Col suo canto salva a sua volta Ruben vittima di un sortilegio in cui incubo e realtà collimano.

Missione: affidata dal padre di Lara alla figlia per liberarsi dalla maledizione. Il Primo Governatore per la prima volta nella storia della Federazione ha generato una femmina e la maledizione si è avverata. Il Figlio Primo è strappato dall’Ombra e  Lara come Primo Cavaliere deve cercare il Promesso, come narrato nel Mito, fino alle terre più desolate.

Minatori di Haper (dal norv. speranza):miniera che diventa rifugio per fuggitivi, si coprono l’un l’altro accettando il loro destino.