La falce può attendere


Ma dove se ne vanno i sogni, i desideri?
mano nera che soffochi e prendi, dove vanno i bisogni e le paure?
Una conta infernale e sotto a chi tocca, fuori tu, continua il sorteggio: ad occhi chiusi chi tocchi è perduto.
Dove sono i bambini di allora, il futuro? Chi le risa, chi le bizze e tutto a divenire: dove celarsi da te?
Il tuo bottino sempre colmo, gli ostaggi certezze: chi ti ferma, chi ti piega? Mani giunte e grande fede: credere.
Credere sempre, fino alla terra, fino alle stelle e poi tornare. Vivere e morire e tribolare: sperare e lottare.
Dove vanno le vite, i colori, sguardi e odori? Nel mio petto c’è un posto per tutti, i sorrisi e le voci.
Ogni vittoria, un inganno, il gioco a perdere, non ha d’essere altrimenti: allora, perdi, stavolta perdi.

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