Io non sono rassicurante. Per niente lineare. Ci ho provato, credo. Sembra che le mie zanne si vedano anche quando sorrido.
Il punto è che non m’importa veramente; vorrei piacere quel tanto che basti per non essere giudicato. Non voglio stare nei pensieri, se qualcuno mi nomina, che ci siano due parole spese bene: tutto qui.
Agli altri non penso e vado avanti, se m’incapriccio però, allora mi infiammo, divento un pensiero vivente, sempre lo stesso.
In partenza viaggio leggero, nessun bagaglio, un solo biglietto e se non mi vuole, scendo alla prima stazione.
Io non amo i rifiuti, mi bruciano lo stomaco con tormenti acidi.
Ripenso al sorriso, all’odore e non amo quello spasimo alla mano che protende e afferra il vuoto.
Prima di cadere nel ridicolo, io ferisco e almeno un po’ mi sento uomo, un pezzo intero, di merda a volte, ma intero.
Non voglio lasciare parti di me in manine delicate che mi possano cercare, reclamare. Sono onesto: che nessuno sostenga il contrario. Quel che do lo do generosamente, siccome il cuore è mio e mi serve, posso dare piacere che va e torna e non si perde.
Mi infastidisce pensare che mi ritengano spocchioso, gente che si conforma in abitudini tonde, tutti uguali. Non posso mentire, non posso perdere me stesso e se non amo la gente, io proprio non credo che sia un difetto, forse solo un altro modo di calpestare il mondo. Le mie impronte non calpestano le vostre.
Non tutti quanti veniamo accettati . Alcuni ci giudicano solo dal nostro aspetto , ma le persone ci devono giudicare per le nostre azioni e solo cosi possono dire se siamo buoni o cattivi
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Le azioni dimostrano agli altri chi siamo e il pensiero mostra a noi stessi la nostra anima. Difficile a volte far combaciare..
Ben giunto qui : )
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