Ricordo


Correvano sbuffi di candido vapore nel sole che accende le iridi del cielo.
La perfezione gratuita che non teme paragone, un sospiro d’estasi è il miglior complimento.
Intrecciavo le dita ai tuoi capelli e li lisciavo: odore di vento e giovinezza sul tuo viso arrossato e non c’era spettacolo che fosse più degno d’essere ammirato.
Quel silenzio di respiri m’inebriava i sensi e ancora ne vorrei da esserne ebbro.
Sento la seta che scivola sui palmi, memori delle tue ciocche impalpabili.
Nel mio stato immobile ripenso ai nostri corpi allacciati e un brivido caldo m’avvolge.
Non fermo la mano che consola, ma vorrei fossi tu, una volta ancora.