Cafona tristezza


Non so comportarmi,
quando serve sgarro,
sbotto,perdo il laccio.
Starei nella tana
giusto per non
umiliarmi, cado.
Perfetta ammaccata,
fumante di rabbia,
di vomito rimessa.
La furia, del male
doloroso potente
mi acceca la mente.
Così il sentimento
celato quotidianamente
d’un botto si manifesta.
Preferibilmente
quando v’è la gente
e non più l’orgoglio.

Memorie morte


Quel buco sul muro va chiuso.
Lo sguardo bordato che cade
Su giorni che annegano ieri
e non tornano, si scordano.
L’occhio cerca un immagine
che il cuore rifiuta e cancella.
Non si è più, si muore di sé
le spoglie di ieri sepolte.
Allora, chiudo quel buco
e vi poso un fiore, per me.

Guardando oltre e ritorno amaro


 

 ilmiokiver musica

E guardo il mare
Lisciando lo sguardo
Slitto in fondo all’orizzonte
In cerca d’un altro, d’un oltre
Un altrove calmo.

Il mare sussurra
Sciabordano l’onde
Distrattamente si torna’
L’occhi cullati, stanchi
si posa’ rapiti.

Dolce del tempo la ninna
Scompiglia il core confonde
Recando seco tenerezze gentili
Che ratto torcono in spire
Lo spirito infelice.