Capisco il timore d’amare di chi teme d’essere ferito. Il cuore offerto è un petto esposto ed inevitabile è il dolore quanto la vertigine folle dell’amore.
Quando il dolore si fa più manifesto, ogni colore perde lucentezza, una parola ha il peso grave d’una roccia,mentre muri s’innalzano inclinandosi in una fortezza grottesca.
Tale la stretta nel petto da sognare nulla: più emozioni, più desideri, più carezze.
Anche il fiato che contrae il respiro è una violazione, del bisogno immobile di non sentire.
ritorno dopo tanto… emergo da immersione in quel “bisogno immobile di non sentire” e “di dolore” se pur per altro tipo di amore… è un piacere aver riletto tuoi pensieri, sempre speciale Amicia :*
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Amore Amicia cara, so quanto strazia il cuore il dolore e non importa quale amore: certe corde vibrano legandoci all’origine. Che sia filiale, materno, passionale, il sentimento che ci unisce all’altro a volte non lascia scampo ed è umano voler chiudere tutto fuori. Per un momento almeno. Bellissimo sempre ritrovarti anche se la vita a volte impegna, sappiamo trovarci 🙂
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