Il vuoto contorno del cuore


viaggiano sui sogni più alti,
sussurri inuditi,
gemiti inespressi,
fremiti persi
nell’attesa,
abbandonati.

incolmabili distanze,
ti guardo in silenzio,
non c’è ponte
sullo stretto
che scorre
e lento ci muore.

l’ansia mi assale,
è il mio segreto,
fra gli altri,
nello scompiglio
claustrofobico,
empirico cassetto.

rido e sospiro,
sono il caso clinico,
modello perfetto,
il vuoto che trae
abbraccio ferito,
tutto rigetto.

non mi conosco,
non ti voglio,
mi rinnego,
fai male,
così male,
diluvio infernale.

mi muovo su note,
scorro tra parole
di dolore,
bisogno,
lucido cuore
laccato su vetro.

Radici esposte


tremule come foglie,
radici in balia
non terra
né sabbia sterile,
solo vento
che spazza
e spazza via
sogni e memorie
ho perso la scia
da dove e verso che…

graffi tra le fronde
pece sui tagli
muschioso
odore umido,
irrompe
scuote
tutto copre
il battito sopito
un volto inciso
sulle radici esposte

corteccia di crepe
mosaico in scaglie
animo mobile
in linfa che scorre
tutto travolge
ogni brezza
un fremito
ho solo memorie
fragili scorci
di terra che copre

e il vento soffia forte