Felice di essere donna


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Se potessi parlare, avrei pensieri da esprimere,
se potessi fare, avrei decisioni da prendere,
se potessi amare, avrei braccia forti per stringere.
Se donna fosse libertà,
gli occhi del mondo sarebbero limpidi.

Un sogno, una speranza per chi lotta oltre la moda e l’apparenza cercando una finestra da aprire sul mondo: per vedere, respirare, esistere.
Nessun pugno contiene vita, se non per soffocarla. La paura è il male che apre la porta all’orrore dell’animo umano. Combattere ciò che ci sfugge dalla comprensione è un suicidio civile.

Il Liebster Award colpisce ancora e a colpire é l’ Amicia!


Eh sì, la mia cara Amica (http://ilblogpeloso.wordpress.com/) , o Amicia come ci si chiama tra noi, è tornata alla maison e mi rinomina a sua volta! innanzitutto Bentornata, Micie comprese 🙂

Ora, sono lieta di rispondere alle tue domande, spero di riuscire al massimo dell’onestà!

  1. Gli animali come li consideri?
  2. Come carattere sei gatto o cane?
  3. Un nome adatto ad un gatto?
  4. A quale genere umano sei allergico?
  5. Se mi inviti a cena, cosa mi cucini?
  6. Scrivi online per te stesso o per essere letto?
  7. E’ di moda condividere tutto sui social, se lo fai mi spieghi il senso di ciò?
  8. Hai di fronte chi ti ha fatto del male, cosa gli diresti?
  9. L’aspetto più bello e il più brutto della vita?
  10. Hai un consiglio di vita da darmi? :)

Ecco me:

  1. Considero gli animali parte del mondo, vita e poi, nel mio sentire, trovo affascinante osservarli, ci potrei passare le ore. Ho avuto nell’ordine dalla mia nascita:un cane e un gatto,un gatto, un coniglio e una cavia, un gatto, due tartarughe e due pesci rossi.. e a volte mi sento osservata…. sarò affascinante?
  2. Gatta (Felina)! Faccio le fusa e poi arruffo il pelo, mi stendo al sole beata e un attimo dopo balzo su e me ne vado. Voglio coccole, ma se non è il momento con un graffio te lo faccio capire. Gioco da sola, mi perdo nei miei pensieri e quando sto tra estranei mantengo una parvenza di sicurezza, ma agito la coda.
  3. I nomi dei miei gatti sono stati: Lilli e Max. Adatti?
  4. Al pettegolo dal pelo lungo, gli si arruffa sempre e mentre annusa il sedere degli altri, ha le sue cosacce attaccate al didietro! 😉
  5. Wow… Allora, dal momento che finalmente ho imparato a fare il pane bene (con vari stadi di panificazione): pane fatto da me, gli gnocchi di patate al ragù, o al pesto, gamberoni alla mia maniera (un po’ piccanti e un tocco segreto di burro) e una fragrante crostata alla marmellata di lamponi. Insomma tutto passa dalle mie mani per comunicarti il mio affetto.(ho scordato il contorno.. fagiolini e patate novelle saltate)
  6. Onestamente, per me stessa, ma ho da tempo imparato ad amare chi mi legge, profondamente, e tengo sempre in considerazione anche l’unico lettore che passerà di qua: scrivendo onestamente ciò sento, cercando di non spiegarmi, ma di esprimermi e lasciare libere le emozioni altrui sulle mie parole. Non scriverò mai ciò che penso voglia essere letto, per me sarebbe una sterile prostituzione del pensiero.
  7. Ah, che dolore! Penso che ciò che materialmente faccio ogni minuto sia terribilmente noioso, perché tediare gli altri? Invece di scrivere emozioni, storie, sarebbe meglio se scrivessi che sto sul divano davanti al pc, con la musica di sottofondo, piove, ho mangiato a sazietà e ora spero che figli e amico non mi distruggano casa? Le foto mi piacciono, senza didascalie magari e i blog, i siti tipo deviantart.. insomma l’espressione di sé, non il copia e incolla di sé.
  8. Direi … Come stai? e poi ascolterei le solite parole… una figlia cos’altro può fare?
  9. La vita stessa e ogni forma di amore. gli abbracci stretti, i baci, gli sguardi e ogni risata con la gola aperta.. l’aspetto brutto…la morte, la perdita e il rifiuto, in ogni forma, anche nella frecciata gratuita che mi spacca la pelle.
  10. Io non ho da darti consigli, ma sai che faccio il tifo per te, sempre! Perciò ascolta bene: la tua salute, innanzitutto e so che fai del tuo meglio per dare te stessa alle persone che ami e ricorda CHE TI AMANO. Sii te stessa così, sempre e al mondo ci sarà sempre una Amica Vera.

Analisi introastrospazionale


Se tu pensi allo spazio, nel suo essere cosmico, non puoi prescindere dallo smisurato senso che esso, in quanto infinito, ha di sé.
Deducasi quindi, l’inalterato  prefigurarsi di continui e mutabili scenari galattici che intrinsecamente alla psicanalisi oggettiva del sentire individuale, portano alla deriva di quelli che sono i nostri primordiali istinti: quali il possesso di sé, degli altri e di tutto ciò che percepiamo con i ben noti cinque sensi.
Si necessita perciò più approfondita analisi della relazione pseudoriduttiva tra essere o anche dicasi stare, nel mondo tra spazio e tempo, non considerando i costi evolutivi.

Ipocri(gelo)sia


Voglio essere l’unica e la sola,
nel cuore e nella mente,
voglio credere a ogni parola,
che hai detto,
che non ho chiesto.

Il mio odore il tuo diletto,
la mia pelle la tua coltre,
ci credo, ci credo,
dopo tanto,
lungo tempo.

La mia bocca chiusa,
le parole non getto,
se ti tengo stretto
l’ho detto
gridato forte.

L’ipocrita che ringhia,
che graffia e soffia,
lo sguardo non concedo
la brama che non sia
per me sola.

Non condivido e
non concedo perché
nel mio animo nero
io valgo di più
anche di te.

I bambini, quelli veri


Sognate un figlio, iniziate a sentire quel languore nel petto al pensiero di passetti che si aggiungono ai vostri misurati. C’è una bestia che vi terrorizza ogni qualvolta pensate di provarci: il terrore che la pubblicità impietosa vi ha inoculato con potenti dosi quotidiane! Bambini dall’aspetto angelico, vestiti come bambole, con quel sorrisino clownesco che vi puntano il dito contro, obbligandovi nella vostra inadeguatezza, all’acquisto sistematico di probiotici, auto stellari e  che hanno un vocabolario più esteso della prof di latino al liceo…

Non temete, state tranquilli, i bambini veri:

  • dicono ancora “posso scendere giù a giocare?
  • gridano “mi scappa la cacca!”, quando non c’è un water da qui all’orizzonte
  • si picchiano col fratello selvaggiamente, salvo coalizzarsi alla minaccia di terribili punizioni e sei tu il mostro, sempre
  • ti guardano adoranti per una torta, un film, le coccole, una passeggiata sotto casa
  • ti fanno sentire la persona più importante del mondo
  • ti fanno sentire la persona più spregevole del mondo
  • sonno tutti diversi, sempre e tu devi capirli, sempre
  • ti dicono “sei la mamma più bella del mondo”
  • ti dicono “sei il papà, papi, babbo migliore del mondo”
  • hanno tanti piccoli segreti
  • dicono le bugie
  • dicono la verità che tu non vuoi sapere
  • si scaccolano sempre, sul divano, sui muri, ovunque
  • non tirano lo sciacquone
  • hanno quell’odore che li riconosceresti tra mille
  • sono la migliore cosa che hai fatto
  • hanno la curiosità che tu hai scordato, e non gliela togliere
  • sono gelosi di te
  • ti fanno ingelosire
  • ti fanno tante domande fino a farti esplodere la testa
  • hanno a volte paura dei congiuntivi, non siate parchi coi congiuntivi: fateli conoscere
  • hanno le manine e i piedini più belli del mondo
  • i difetti li hanno presi tutti da lui/lei
  • i pregi da voi
  • sono frutto dell’amore, l’odio che potete provare per l’altro/altra lo rigettate su di loro
  • possono ancora essere, fare, desiderare tutto!!!

Depressione


Nero fumo
Grigio freddo
Finestre da spezzare
Restano chiuse.

Il mondo scorre
Sull’asse inclinata
Io ferma, immobile
Per sempre girata.

Parole, sbagliate
Risposte nulle,
Sguardi sganciati
Mani lontane.

E resta l’inverno
Nel cuore tremulo
Speranza amica
Di altri da me.

Uomo tu come nessuno mai… mai!


Come potresti d’altronde non amare te stesso?
Sei così sicuro di te, così mascolinamente gretto e mai, per carità, sciocco sentimentalismo! Tu sei meglio!
Lo sappiamo che la donna per te non sarà mai amica, delle due una, giusto?
La verità la verità… non è che adesso uno debba avvisare anche quando va al cesso! E poi, mica si può tenere a mente tutto… la donna va lasciata sbollire, tutto passa da sé, basta far finta di niente.
Come sei uomo tu, sempre uguale a te stesso: nulla ti cambia… beato te.
Il tuo orgoglio virile ti avvolge contro ogni futile isterismo. In fondo, quante volte tu stesso hai detto che sapresti sopravvivere in circostanze avverse?
Già, proprio come quel sergente dei marines alla TV: separati alla nascita?
Maschio tu, perché non vai a sopravvivere sul divano e te ne vai dal mio letto ?

Donna. Riflessioni sulla sessualità e sulla condizione femminile


Un’altra notte bizzarra … che mi conduce a un’opinabile illuminazione sulla condizione femminile .
Ovviamente tutto si riconduce al mistero del femminile; che non è la maternità, non solo, ma il piacere e il desidero femminile e il suo scopo e potere.
Un uomo che sapesse suonare questo strumento con passione e sentimento, quali melodie eterne ne susciterebbe ! Quanta devozione e fiducia ci vorrebbero ! Tempo che è stato necessario all’uomo per altri scopi. Per cui, come legare a sé una donna che lo ami, lo assista e accudisca la famiglia senza perdere il senno ? Natura, Dio per chi crede come me, ha creato la donna così: emotivamente sensibile, sessualmente malleabile, misterosamente portata ad un legame indissolubile e irrazionale verso l’uomo capace di amarla. L’uomo, leggasi partner, per quel che riguarda l’essere femmina non cambia in base al genere dell’altro.
Sono persuasa che una campagna secolare di frustrazione sessuale abbia facilitato l’impegno della donna nel matrimonio.
Con tabù, sensi di colpa e ferocia verso l’espressione della donna del proprio desiderio.
Oggi, se non c’è ferocia, permane la vergogna, l’indifferenza o quantomeno l’incredulità.
La donna può desiderare di essere amata come merita? Di esplorare la propria sessualità con l’amato? Può desiderare al di là della bellezza e dell’età? Come mai ci è dato un corpo che può vibrare così tanto e così spesso e tuttora permane la ridicola convinzione che sia l’uomo a volere tanto sesso e tante donne? Convinzioni necessarie per rassicurare l’uomo che ha sempre sospettato che la donna andasse soddisfatta meglio, più spesso; per cui si è fatto prima a dare un valore morale negativo al desiderio femminile che a soddisfarlo: quale merito ad avere tante donne a cui dedicarsi il tempo di un incontro ? Meno esigenze da soddisfare, meno giudizi da affrontare.
Laddove il desiderio femminile soddisfatto porta alla tenerezza, alla devozione, al bisogno di legarsi e rendere l’altro felice. Ogni cosa ha un senso e le scorciatoie portano a perdersi.
Per cui non c’è per me soluzione nel maschilismo o nel femminismo, in quanto rimango fermamente convinta che la libertà sia vera nel momento in cui ci si dona e che il mistero della vita si riveli a quelli che si amano con tutto il tempo, la devozione e la passione reciproca.
Quando la donna sarà libera, il mondo sarà un posto felice.