Il nevo ha levato le tende


Andato è lo nevo. Estirpato. L’emicrania mi avvolge il cervello, la tensione, ma il bisturi è stato modello, la mano ad addestrarlo perfetta. Infermiere, dottoressa col chirurgo sorridenti, sono riuscita a fare salotto anche in sala chirurgica.

Bene, in attesa della biops, per chiudere l’esperienza, mi sento in forza, col mal di testa, ma giusta. Povera creatura, così rosa e indifesa dopo trenta e più anni di vita condivisa..va be’ ognuno per la sua via.

E per sprecarmi con la scusa dell’anestesia(locale…figurati), un bacio a tutti i migranti di questo universo parallelo.

Il nevo ha da levare le tende


 

Sono diligente, ma non porto la carrozza e sono incostante, ma consistente.

Mi scuso per il gioco di parole, intendo che per quanto volubile nel continuum dei miei doveri, sono una persona responsabile e perciò ho fatto l’impegnativa per togliere di mezzo la creatura bulbosa dal mio capo: il neo/nevo.

Il mio medico è stato molto gentile, cosa che ho apprezzato dopo aver fatto la fila d’attesa dietro sette persone, arrivando mezz’ora prima dell’orario. Lo so che è una cazzata, che si va venti minuti prima della chiusura dello studio, ma dovevo lavorare, perciò… , ma soprattutto perché non ci mettevo piede dopo un’esperienza che mi ha stritolato il cuore e di cui non parlerò perché non serve, davvero.

Quindi, il mio medico anch’egli afflitto da nevi, ma in realtà sereno perché li toglie come il cappotto in estate, mi ha controllato, confermando la mi a necessità, dato il punto critico in cui il suddetto inquilino è ubicato.

Impegnativa in mano, primo passo; ottenere l’intervento, secondo.

Mi sento già meglio, più attiva rispetto a un evento passivo: i nei ti si installano senza che tu li richieda.

Sono stata proprio brava e mi sento una persona migliore!

Addirittura ?

Mi sono montata la testa, ma non è colpa mia, è colpa del neo, davvero, è molto sicuro di sé, rasenta l’arroganza.