Il male Oh!scuro


Capita
corri e capita
sul collo
il fiato minaccia
tu corri
e capita

Salti
spingi ancora
scarti
si fa nuovo
è giorno
e canti

La nebbia si dirada
i sussurri si spengono
la minaccia si placa
tutto si ridefinisce
ogni attimo è vita

Il mondo si tinge
il passo è leggero
sogni a cui tendere
mani da stringere
il cuore pulsa fiero

Ma…

Capita
corri e capita
sul collo
il fiato minaccia
tu corri
e capita

Lo scenario cade
gli attori si spogliano
via le maschere
il trucco sbavato
ridono e ridono

Corri
e capita ancora
piangi
e nessuno si volta
corri
e nulla si sposta.

Porte chiuse, vite sospese


Ci sono porte nascoste,
tra i pensieri serrate,
gli usci protesi
oasi sospirate.

Ci sono varchi sospesi
su vuoti immensi,
sostare o saltare
sul limitare il passo.

Porte aperte e varcate,
vite perse o mancate,
passaggi sul nulla,
irraggiungibili eterni.

Chiavi strette in pugno,
passeggio e le sfioro,
ricordo e sospiro,
l’ipnotico vuoto.

Stillano gocce dal palmo,
sulla scia buia
cremisi schizzi umidi
da calpestare.

Non sono da mostrare
le porte dell’anima
da celare in petto
l’attesa di un gesto.

Non c’è il tuo volto
non c’è il tuo passo
sulle chiazze rosse
del cuore aperto.

Depressione


Nero fumo
Grigio freddo
Finestre da spezzare
Restano chiuse.

Il mondo scorre
Sull’asse inclinata
Io ferma, immobile
Per sempre girata.

Parole, sbagliate
Risposte nulle,
Sguardi sganciati
Mani lontane.

E resta l’inverno
Nel cuore tremulo
Speranza amica
Di altri da me.