Come fare con la telefonia e la connessione internet in zona sisma


Dopo la pausa stupida e chiedo scusa per le parolacce, chiedo perdono, ma ho fatto la reporter. Ho riportato fedelmente e non potevo dirla in altro modo.

Comunque volevo riportare anch’io ciò che è scritto nel web riguardo alla telefonia e la connessione internet.

Chi sta in zona sismica, dopo aver assicurato se stesso, mi permetto di sottolineare io, lasci libera la linea telefonica che è super intasata e serve per le emergenze, quindi vi auguro non vi sia necessaria.

Lasciate i vostri router con connessione libera, cioè togliete la password alla connessione.

Dal sito http://tech.fanpage.it

Ecco come fare: per eliminare la password del proprio router si accede digitando un indirizzo internet che di solito è http://192.168.0.1 oppure http://192.168.1.1 (se non funziona, l’indirizzo specifico può essere letto nel manuale delle istruzioni del router). A quel punto bisognerà inserire username e password – la maggior parte dei router come utente ha “admin”, mentre la password è variabile -, loggarsi, entrare nel router, andare nel menu “opzioni”, e rimuovere le protezioni impostando la rete su “libera/non protetta”.

In tal modo, soprattutto nelle aree in cui sono stati segnalati blocchi nelle comunicazioni via telefono, potrebbero quindi essere agevolate e sbloccate eventuali situazioni di emergenza grazie all’accesso a internet attraverso una rete WiFi libera. A tale appello su Twitter stanno man mano aderendo anche diversi gestori telefonici, i quali hanno a loro volta pubblicato tale invito per i cittadini.

Prediligete quindi internet, ma fate sapere, dateci vostre notizie.

Il mio pensiero è con tutti voi e il mio cuore legato ad alcuni, fortemente.

Bimba esci da questa donna! Subito!


Sono una persona ignobile, ho giudicato.

Mi spiace, perché detesto farlo, lo so che tra me e me è inevitabile farlo, ma ho giudicato pesantemente. Mi sono sentita superiore per un istante e non lo merito davvero. Ho giudicato l’operato di un’altra persona ridicolo e ho fatto un sorrisetto sprezzante!

Ho cercato blog da leggere, qui mi trovo bene e ho notato una certa differenza dalla piattaforma che conoscevo precedentemente. Ho deciso quindi di curiosare tra i blog(spot) così, allo sbando.

Tra un salto e l’altro, devo confermare la mia opinione che quella è una piattaforma per blogger che desiderano fare del proprio blog un posto personale, addobbandolo e inserendo infinite e simpatiche applicazioni (non resisto, sto ricominciando col sorrisino odioso..).

E’ più forte di me, per cui metto le mani avanti, ok? Sono io la stronza! Sono io la presuntuosa e incapace, senza gusto estetico, piena di boria da colpire il soffitto con la capoccia!

Ora posso, vero?

Non si può, donne adulte! Non si può pensare seriamente di addobbare un blog come un albero di Natale! Non è possibile, salvo scoprire poi che la ragazza che va giù’ pesante tra frizzi e lazzi è una signora in età con importanti complessi adolescenziali. Mi viene da ridere, mi spiace, mi sento così perfida, ma è ciò che penso!

Come si può essere così infantili, volutamente ingenui, ingarbugliati in campanellini, sonaglietti, brillantini e stelle cadenti?

Allora, una, di tutte queste oscenità, scegline una, lo capisco, un po’ fata, ci sta, con un po’ di gusto (adoro le fate, vero Mistral?), ma così.. è un asilo per folletti ubriachi!

Linciatemi pure, ditemene a volontà! Non capisco perché in wordpress non mi sia capitato di vedere queste cose: ognuno ha i suoi gusti e argomenti, ci sono più affinità con taluni piuttosto che altri, ma mai nulla di così circense.

Dite la verità, sono io la difficile, voi vorreste arredare il vostro blog con stelline, campanelli, brillantini come gazze ladre, ma non riuscite, vero? Mascherine!

Meglio così, davvero, va bene così.Già io non scherzo con le immagini, che adoro scartabellare per ore, fino alla cernita finale; impazzisco per la musica, ma non la voglio imporre e potrei facilmente cascare nel pacchiano volendo personalizzare, me ne frego in fondo. Perché giudicare? Per il semplice fatto che non sono riuscita a evitarlo! Troppo!

Bimbe, siamo donne, vi prego! Ok, c’è la bambina che parla in noi, nell’angolino e dobbiamo farla uscire ogni tanto… non è una possessione! Chiaro? Si può combattere, si deve resistere. Pensate alle cose acquisite con la maturazione, le sicurezza, la bellezza del corpo femminile, gli impulsi, i sogni, il senso critico, la presa di coscienza. Niente bimbe, via, sciò!

Visto? E’ stato facile. Ora la mia blogger accecata dai lustrini, metti un bel tacco, da farti male, spettina un po’ il capello, con malizia, vestiti da donna e trucca l’occhio con mano ferma, devi farne la cornice, perché il tuo sguardo mostra l’universo.

Ora gioca alla donna e divertiti!

Noi


Un colpo al cuore . Uno spavento. Imbarazzo, prudenza, confusione.

La stanza si affolla e io tentenno, cerco sedie da porgere, mi tuffo in cucina.. ho la dispensa vuota!

C’è un cicaleccio di fondo e non distinguo verbo.. sì, prego, accomodati, no, nessun disturbo!

Chi sei ? Chi sono?

Ho giusto un divanetto e due sediole spoglie, ma faccio gioco e stendo un copriletto.

I volti sono opachi, non riconosco i loro tratti, ma strizzando un po’ gli occhi mi fingo sicura e stringo mani e accenno saluti.

C’è chi allegramente favella e ridendo caracolla, c’è chi silenziosamente in disparte ascolta. C’è l’amico a pelle, l’opinionista serio, l’artista sagace, l’allegro folletto…

Io mi torco le mani e mi tormento il capello, son così piccola in confronto al mondo, così palesemente ignorante!

Un battito sul vetro, un colpo secco… mancava l’ospite vagante, lo spirito di vento.

Mi fermo, vi guardo e mi sale un sorriso. Non più sola, io, non più al centro o in parte, ma spettatrice lieta. Ascolto novelle e poesie e canzoni, attardandomi in godute libagioni.

Il verbo si espande con menti in subbuglio;il pensiero fiorisce nei  meandri incolti; la vita sconfina e di pienezza innonda: il cuore, la testa, colpendo il petto.

Scorro via nel fiume del mio intelletto, tra lupi feroci, chimere ammiccanti e gnomi da giardino.

 

 

 

Girotondo, teniamoci per mano,

corri più forte e stringi la presa,

lo stomaco salta,più forte le risa

… casca la terra, e tutti giù per terra!
Che bella brigata !