Post in sordina, solo per voi


Post in sordina.

Shhhhhhhh.. parliamo sottovoce,ok?

Solo per sondare il terreno, senza impegno, è che c’ho la fregola di fare un passo avanti, un bisogno di di più.

Sarà che ho gli anni di Cristo e mi sento di fare una svolta, oppure semplicemente diciamolo tra noi, che ormai un po’ mi conoscete.. è il caldo, svalvolo, mi annoio, scrivo da sempre, che non significa sia decente ciò che scrivo, ma semplicemente che scrivo.

Mi chiedevo: se io stessi mettendo dei racconti in un sito per racconti e libri, per ipotesi, voi vorreste leggerli, commentarli, consigliarmi su quali portare avanti prima in romanzo?

Assolutamente ipoteticamente parlando, insomma, dovrei rinunciare all’anonimato di cui mi importa sempre meno: che devo nascondere, che faccio di male? Però il gusto della libertà di avere una maschera è il sunto teatrale, la commedia della vita.

Dite voi, io farò in base.

Shhhhh… tutto sottovoce, tanto siete in pochi ormai a leggermi, che i miei post appaiono solo a chi è iscritto, non sappiamo il perché, avrò smanettato troppo, non ci importa più, se volemo bene lo stesso.

Fate voi.

Epici miti


Prendendo le distanze dal mondo, ho viaggiato in universi lontani, in echi di memorie divine, tra  i sogni degli avi.

La mia nave è salpata, traversando mari di seta, fendendo le tempeste col puntale, vagando un tempo senza ore, tra l’acque chete e i cieli mossi.

Sul destriero scalpitante, ho percorso lande immense, senza soste né affanni, insieme sudando, insieme soffrendo, delle  guerre il condottiero.

Sono stato portatore di sventure, di congiure, di orditi inganni, per volere d’arte in figure cupe, travolgendo le menti nei teatri, con maschere argute.

Del pensiero io sono il signore, messaggero di epoche storiche, vi porto un guizzo d’intelletto, un frullo di pensiero, vanamente porgendo un lume al vostro desco.

Ridarola senza senso


 

Vi capita di ridere da soli di voi stessi? E’ una cosa davvero strana, perché una volta innescata, porta a deridersi di più.

Per esempio, stavo appropinquandomi a scrivere, per pura necessità, sono così sciattamente scrittrice di ego, che non mi preoccupo di ciò che andrò a gettare sul rigo: io scrivo, mangio, dormo, leggo… è uguale.

Volevo aprire la pagina in WordPress degli articoli, non Nuovo Post, ma dalla bacheca, sotto… Articoli, per l’appunto. Invece, mi sbaglio e chiudo internet. Una sciocchezza, una svista, ma spontaneamente, mi è venuto da fare una faccia basita e contrariata chiudendo le dita a becco e facendo il gesto classico del ” ma che cacchio fa questa?”. Rendendomi conto di essere sola, mi sono sentita stupida al cubo e mi è venuto da ridere e ridendo da sola, di me stessa, mi è venuto da ridere di più!

Fra un po’ pensavo di raccontarmi qualche barzelletta e saggiare le mie capacità: potrei sempre farmi assistere a un mio cabaret!

Io in fondo mi piaccio tanto, proprio come sono, ho solo paura di restare una maschera per sempre.