Il vuoto contorno del cuore


viaggiano sui sogni più alti,
sussurri inuditi,
gemiti inespressi,
fremiti persi
nell’attesa,
abbandonati.

incolmabili distanze,
ti guardo in silenzio,
non c’è ponte
sullo stretto
che scorre
e lento ci muore.

l’ansia mi assale,
è il mio segreto,
fra gli altri,
nello scompiglio
claustrofobico,
empirico cassetto.

rido e sospiro,
sono il caso clinico,
modello perfetto,
il vuoto che trae
abbraccio ferito,
tutto rigetto.

non mi conosco,
non ti voglio,
mi rinnego,
fai male,
così male,
diluvio infernale.

mi muovo su note,
scorro tra parole
di dolore,
bisogno,
lucido cuore
laccato su vetro.

Sotto la doccia, in cucina, a letto


La musica!! Intendevo musica, sempre, ovunque e nel cuore risuona come l’eco di un ricordo,

pure nei miei sogni dimora, se potessi crearla, sarebbero sempre sporche della sua creta le mie mani.

James Morrison Broken strings.. puoi suonare con le corde rotte.. ma.. i cocci non tornano

Oasi


Nulla che ti leghi a me,
nulla che sia catene pesanti,
ferro ai polsi che segna,
ma le braccia mie avvolgenti.

Come fasce d’infante
io ti tengo al mio cuore
più caro di ogni bene,
ti cullo al petto ansante.

Intrecci di braccia e di gambe
rimane di noi
due tronchi fusi
e rami di abbracci.

Mentre il vento soave
del tuo alito tiepido
percorre le rovine
di ciò che rimane.

Le voci sono tenebre
che oscurano la mente
parole amare che velenano
e non conosco antidoto .

Cerco un’oasi di pace
immergendomi nel verde
e boschi e acque di spirito sacro
voci nuove in animo purificato.

Nuovo giorno


Illusioni di forme,di giochi e di colori.

Ogni suono è una canzone e la luce filtra di gioia,

come nascere a primavera senza vesti, né ricordi.

Il mondo è una mappa da segnare ad ogni tappa,

zaino in spalla, scarpe comode, mi rimetto in marcia.

Lupi, cavalieri, onore e coraggio, sono i miei compagni di viaggio.

Sfoglio le pagine della mia via, ricordi e pensieri a fondersi,

ogni emozione un regalo inatteso, un fiocco strappato al nuovo dono.

Sento la vita che scorre nell’aria, in questo giorno nuovo,

di quest’estate che rinfresca avvolgendomi di festa e di speranza.

Sono vita tutt’intorno e dentro me, ancora provo, ancora sono.

Musica di natura che scorre, canto di via che chiede,

mi metto al centro del pensiero e a palmi aperti giro voricosamente

e rido rido rido, finché il cuore non mi esca dal petto!

Come te lo posso dire?


Cat Stevens – How can I tell you that I love you?

A me lui porta sempre qualcosa, e sono meno hippie che mai, ma lui mi porta sempre qualcosa, altrove, o dentro me, non so.

E la voglia di fare un tuffo in un cielo di seta e batuffoli di cotone, non so, essere e basta, senza più costrizioni, perché a volte mi vanno proprio strette.

Sono la persona più normale, abitudinaria, tranquilla del mondo, così voglio essere, sono troppo stanca di scossoni e ondate di cose inaspettatamente tristi, eppure.

Eppure la mia natura bussa alla porta sul retro di quest’anima inquieta e mi sussurra le parole che celo, mi ricorda cos’ho nel cervello, i miei sogni, le mie ribellioni, il desiderio di libertà, senza mattoni.

E allora, una lacrima, un grazie al cielo, della normalità, senza bisogno di cambiare una virgola, ma guardando a quell’anima che corre e grida correndo, con complicità.

Io corro, dentro corro e salto e impreco e respiro a bocca spalancata, che non mi basta mai l’aria.

Ciao, a me, a te, a chi ama, e cerca e non sa che cerca sempre e solo se stesso in vesti d’altri.

Ascolta il silenzio


E adesso taci e ascolta..

il niente sì, il silenzio, ascolta ho detto.

E togli  le auto in corsa

e togli ogni parola

le risate

i clacson

l’estate che sguazza.

Togli tutti gli orpelli

niente rane a gracidare

o frinire di grilli,

lascia stare il pipistrello

e le ali della civetta

che passa maestosa

senza sospetto.

Togli il mondo, ti prego

lascia fuori i suoi rumori

ti ho detto taci,

ma non riesci a guardarmi?

Non riesci a sostenermi davvero?

Ascolta il silenzio,

i nostri battiti vivi

i respiri dal petto,

non è il concerto più bello?

 

L’assolo di fuoco


Mi sento così,

come una chitarra

che grida, che scatta nervosa

sale e scende e torna sempre.

Voglio in grande

i sensi infuocati

avere tutto o niente.

Voglio il velluto,

la seta e il ricamo,

la mano ruvida

e il tocco piumato,

come la musica

sublime l’amore

eppure si nutre

di carne e di cuore!

Voglio le note

alte e contratte

voglio tenerle

e ridartele poi,

sali la scala

e tieni il tempo,

‘ché dopo l’assolo

si torna indietro.

 

 

 

Because I’m worth it, perché io valgo. I’m the greatest


Un po’ ‘na ‘mericanata, ma il succo è tutto giusto per me oggi!

Stringi stringi è IO VALGO!

R.Kelly Autore e voce (lo ascoltavo in Inghilterra nel portatile , non pc, mangianastri, cosa da poveri ma belli)

I am a mountain
I am a tall tree
Ohhh, I am a swift wind
Sweepin’ the country
I am a river
Down in the valley
Ohhh, I am a vision
And I can see clearly
If anybody asks u who I am
Just stand up tall look ‘em in the Face and say

[Chorus]
I’m that star up in the sky
I’m that mountain peak up high
I made it
I’m the worlds greatest
And I’m that little bit of hope
When my backs against the ropes
I can feel it mmm
I’m the worlds greatest

I am a giant
I am an eagle
I am a lion
Down in the jungle
I am a marchin’ band
I am the people
I am a helpin’ hand
And I am a hero
If anybody asks u who I am
Just stand up tall look ‘em in the Face and say

[Chorus]
I’m that star up in the sky
I’m that mountain peak up high
I made it
I’m the worlds greatest
And I’m that little bit of hope
When my backs against the ropes
I can feel it
I’m the worlds greatest

[Choir sings with R Kelly]

Testo riportato e video 

P.S. Senza offesa Kelly, hai scritto grandi pezzi e altri meno, ma mi dissocio dal tuo stile di vita. Le canzoni sono un dono abilmente elargito dal talento, la fragilità umana è cosa terrena e privata. Intesi, vero?

Memorie di musica e libri in fase backup


 Giorni di zucchero fragole e neIl profumo

Back up di tutti i files all’opera, ci vogliono 4 dvd e chissà quanto tempo.

Ormai farò così: salvo i dati e poi rimando all’origine tutto il pc. Ho le palle un po’ girate effettivamente, ma come accade da quando ho la maturità, io faccio i guai, io cerco la soluzione e solo con me posso prendermela.Più semplice non doversi giustificare con qualcun altro, ce l’ho su abbastanza con me stessa da bastarmi, ma non ho altri a cui addossare la colpa: so ammettere una sconfitta, ma non sia una disfatta totale!

Mentre il mio semplice, amato, piccino picciò HP, cerca di conservare memoria delle mie boiate, io cerco di straviarmi un po’, ora che la cena è già che va per conto suo (polpettone se vi chiedeste e cavolfiore: niente smorfie, é buonissimo il cavolfiore!), volevo pensare a cose che mi rilassano.

Voglio fare una lista delle canzoni che mi hanno emozionato e allevato, anche i libri ovviamente, ce li metto, e poi chi vuole, può lasciare la sua lista. Sono o non sono generosa?

Vado a ruota libera, ok? Primo disco, era un disco vero, in vinile, alle elementari: scelto e comprato da me medesima, Cambio di Lucio (proprio lui) e ho cantato e ricantato le sue canzoni sui testi.Certo, che lo volevo per via di “Attenti al lupo”, ma l’ho scartata in poco tempo, amando Le rondini, Comunista.. e le interpretavo con la mente di allora, ma già le interpretavo, capivo che c’era un significato oltre. Tracy Chapman è stata la prima cantante a crescermi con una coscienza sociale e a confermarmi che si soffre e si deve lottare contro le ingiustizie globali e le piccole,mortificanti sconfitte personali. La mia prima cassettina musicale, non si ride perché ero all’asilo, è uscita da un fustino del detersivo (qualcuno ricorda che negli anni 80 c’era sempre un regalo nelle confezioni della qualsiasi?),il gruppo era… i Ricchi e Poveri ! Povera creatura, ma mi sono ben rifatta poi. Io sarò impopolare, ma per quanto da piccola (ero sempre all’asilo), adorassi Thriller di Michael, ero attratta più dalla sua antitesi, Prince: Purple Rain rimane tuttora un brivido giù per la schiena.

Veniamo a tempi più recenti, l’adolescenza mi porta alla conoscenza di un canale musicale VideoMusic (qualcuno si ricorda?)che mi ha permesso di scegliere cosa piacesse a me e non in casa mia. VideoMusic é poi sparita ed è arrivata MTV. Ho scoperto da sola i R.E.M. con Losing my Religion, ma in quattro e quattr’otto ho scoperto il grunge e l’ho acchiappato e fatto mio. Forse i Nirvana sono stati i primi, non ricordo esattamente, con About a girl o Lithium o Something in the way (mmm…mm). Arrivarono poi gli Stone Temple Pilots con Vasoline o Big Empty; gli Soundgarden con Black Hole Sun (Won’t you come and wash away the rain?), che poi sono risultati sempre grandiosi anche con Vedder dei Pearl Jam   (Jeremy lo ricordate il video? suscitò polemica inutile, che non rispecchiava assolutamente il senso del testo) in formazione Temple of The Dog con Hunger strike o Say hello to haven. Ho già parlato della brevissima parentesi Take That (ovvero tiè, ciappa su), perciò non aggiungo altro.Folgorazione totale per i Radio Head, vera sublime estasi del sonoro con Creep , Paranoid android, Karma police… non ci sono parole, solo orecchie per loro!

Ora, ho dilungato, perciò faccio solo qualche nome: Damien Rice, R.Kelly, Dido, Pink, Presidents of the Usa, Blind Melon, Norah Jones, Skunk Anansie (!), Red Hot C.P., Santana….. troppo lunga la lista.

Libri : La storia infinita, Anna dai capelli rossi con annessi Polyanna, Pattini d’argento e libri che trovavo delle varie donne ex-adolescenti a casa della mia bisnonna; Emmanuelle (vabbè), Un letto di leoni, La cruna dell’ago, Un luogo chiamato libertà, Una fortuna pericolosa, I pilastri della terra con Mondo senza fine e altri di Ken Follett che ho molto amato.Ho amato anche Stephen King, certo che bisogna conoscerlo, secondo me, per imparare a leggere e a scrivere, perché per quanto commerciale ( perchè vende e a volte è stato furbetto), scrive che é un piacere e crea sempre una comunità intera di persone in modo così realistico e approfondito, che nel suo essere scorrevole lo rende IL RE. Leggetevi la saga della Torre Nera, davvero, è qualcosa che merita: il lavoro di una vita, con certi punti in cui il cervello si attorciglia forza di arrovellarsi tra i paradossi, ma forse sono io poco dotata. Non faccio altri titoli perché sono davvero famosi. Mettiamoci Tolkien, d’altronde l’ho letto Il Signore degli Anelli e mi è piaciuto, per quanto mi abbia fatto sorridere la mancanza di pathos amoroso e nonostante ciò mi è piaciuto molto; precede lo Hobbit (fiaba per ragazzi) e la cosmogenesi del Silmaillion e lì c’è il libro sacro di Tolkien, tutto un mondo che nasce dal Primo fra i Primi. Bisogna considerare gli studi di Tolkien e il fatto che scrivesse e poi leggesse i suoi scritti ai figli, per cui ne deriva il pudore, il rifarsi a una storia di tradizioni nordiche e tutta la cultura di cui le pagine sono intrise.

Oggi, cioè attualmente, i romanzi hanno meno descrizioni dell’ambiente in cui si svolgono i fatti narrati, ma se vi capita un libro tra ‘800 e ‘900, allora armatevi di pazienza, perché evidentemente prima ne erano provvisti. A tal proposito mi è piaciuto Cronin con Il castello del cappellaio: un dramma dall’inizio alla fine, ma mi è piaciuto molto.

Ho una difficoltà mentale che mi obbliga a pormi dubbi sull’effettiva portata del mio intelletto: non riesco , in molti casi, a visualizzare bene i luoghi descritti, soprattutto quando i protagonisti viaggiano molto, tra montagne, dossi, su e giù e poi il burrone era a est, ma io mi ritrovo a pensarlo a sud e mi perdo… Non ho mai sentito altri lamentarsi di questo, mai, e perciò penso di essere un po’ limitata e mi irrita la cosa.

Grazie a mia nonna ho letto libri colti, perché ho condiviso l’amore per la lettura con lei. Purtroppo, ho anche la pecca di non ricordare i nomi degli autori ( qui lo dico e qui lo nego), ma Suskind con Il profumo, regalo di nonna, è piaciuto moltissimo alla nipote: niente amori felici o tormentati con lieto fine,ma una storia notevole, con un personaggio da conoscere, mi è davvero piaciuto molto. Aggiungo anche L’ inchiesta di messer Dieu chirurgo e visionario nel Regno di Francia, La ragazza con l’orecchino di perla, Amabili resti, Il diario di Bridget Jones, Mal di pietre, La luna di carta di Camilleri, Sono stato un cannibale di Shneebaum, Care memorie della Yourcenar, Sotto terra di Deaver, Il cimitero di Praga di Eco ( e no, non mi é piaciuto, poteva scrivere un saggio socio-politico e non cercare un artefatto poco strutturato per creare un filo narrativo: tanti dati storici interessanti, ma romanzo noiosissimo), Il sospetto della Grimaldi e altri, tanti che non ricordo.

Sono caduta nel trappolone romance , non crediate, ho dovuto prima farmi un po’, poca,  cultura e poi arrivare a trent’anni per leggere la Feehan con la saga del Principe Vampiro, e poi, sì, ho letto Twilight, tutta la saga! Ho scoperto la Showalter, ovvio, e tutta la compagnia bella e ben assortita e non nego che quando vuoi emozioni certe con un certo lieto fine… vai sul sicuro.

Voglio segnalare Sarah Addison Allen con Il profumo del pane alla lavanda e giorni di zucchero fragole e neve: sembra di guardare uno di quei film americani, senza fama, senza effetti speciali, con dialoghi e personaggi semplici, ma carico di sfumature e di colori.

Penso di fermarmi, concedo venia.

Ho detto la mia, dite la vostra e si capirà un po’ di ognuno di noi.