Nonna


Continuo a sognare la tua casa. C’è la chiave che mi lasci da qualche parte. Immancabilmente diventa difficile accedere. Le scale sono quasi impossibili o i vicini, non so perché, sono da evitare. So, nel sogno, che devo entrare senza che nessuno ne venga a conoscenza, cosa che mi ferisce. Il cielo si fa scuro e ho una pesantezza nel cuore, ma sono determinata nell’impresa: devo entrare in casa tua, la casa a cui penso per potermi rilassare, quando la testa viaggia troppo. Mi manchi sempre e rivivo la tua voce, la tua presenza vivace. Il mio bisogno di te nella mia vita, col dubbio di non essere abbastanza. Perché tu sei sempre stata la donna che più ho ammirato, la persona che ho amato e che mi ha ascoltato e visto. Restano i ricordi, ma ho perso i luoghi, le radici e anche quella casa, con le tracce di te che nessuno ha pensato fosse fondamentale tenere. Per me. Oggi sei nel mio cuore.

Nonna


mi avvolge di te l’odore e torno in sale abbandonate,
bambina che corre tra le stanze,
nel tempo che non è più.

posso quasi toccare il legno scuro e tracciarne le rughe,
come le tue che a me parevano gemme,
a te parolacce.

la pace che trovo, il groppo in gola e l’abbandono,
non è più e il mio attaccamento?
come fumo tra la nebbia.

non c’è più nulla, spazzate via le stanze, i volti,
perso tutto di mano in mano,
neanche una fotografia.

ho sognato forse il sole sulla pelle? le foglie..
storie e libri di altri giorni e le emozioni
ancora posate, lì.

Ho il ricordo, solo le voci e gli odori,
come abiti e naftalina, da riporre,
per conservare.

 

Mi manchi tra le foglie che cadono tutt’intorno


Se c’è un cielo oltre il mio sguardo, spero che contenga te.

Spero sia vero che tu sai ora, tu capisci, eppure mi pareva tu capissi già, piuttosto bene.

Spero tu tenga il mio cuore saldo, le mie speranze infrante ti prego di conservarle e rimandarmele in sogni.

Ritorna nei miei sogni, parlami, dimmi, o dammi la mano e stringila forte, donami la forza, il tuo amore.

Se tu sai, se puoi capire, occupatene tu, tu sai,c’è tanto di me lì con te.

Non lasciare questi spazi fra di noi, questi silenzi vacui, lo sai che mi manchi, che ho bisogno.

Non farmi chiedere, non è da me, non è da te, ci capiamo troppo.

Io ti aspetto in ogni sonno, in ogni notte, sono qui che aspetto e perdona ti prego se ti ho delusa.

Non volevo, non avrei voluto mai, sono stata cieca e ho spezzato il ghiaccio, una crepa enorme tra di noi.

Una volta tu, lo sai? Una volta io, lo so. Poco, per una vita intera; molto, per un rapporto sincero.

Occupati tu del cielo, rimanda i miei sogni infranti in speranze nuove e non lasciarmi più, dammi tue notizie.

Mi manchi nonna, il tuo odore, il modo in cui ti muovi e tutte le infinite chiacchiere fra noi.

Torna quando puoi, ti aspetto.

questa è tua.. era autunno e il mio cuore è avvolto dalle foglie che cadono e mi carezzano.. forse è la tua mano…

Autumn leaves under frozen soles,
Hungry hands turning soft and old,
My hero cried as we stood out there in the cold,
Like these autumn leaves I don’t have nothing to hold.

Handsome smiles wearing handsome shoes,
Too young to say, though I swear he knew,
And i hear him singing while he sits there in his chair,
Now these autumn leaves float around everywhere.

And I look at you, and I see me,
Making noise so restlessly,
But now it’s quiet and I can hear you saying,
‘My little fish dont cry, my little fish dont cry.’

Autumn leaves how faded now,
that smile that i’ve lost, well i’ve found some how,
Because you still live on in my fathers eyes,
These autumn leaves, oh these autumn leaves, oh these autumn leaves are yours tonight.