soleva il vino annacquarsi
per la tema di sprecarsi
l’acqua cheta non si vede,
ma coi ponti si concede.
vino all’oste non si paga
se di fino l’occhio guasta;
vige il detto imperituro
che la vacca disse al mulo:
“lei laggiù dal capo duro,
sa, le puzza troppo il culo.”
ed il mulo alla vacca disse:
“Di cacca ho coperto piste”.
ridere
Nuovo giorno
Illusioni di forme,di giochi e di colori.
Ogni suono è una canzone e la luce filtra di gioia,
come nascere a primavera senza vesti, né ricordi.
Il mondo è una mappa da segnare ad ogni tappa,
zaino in spalla, scarpe comode, mi rimetto in marcia.
Lupi, cavalieri, onore e coraggio, sono i miei compagni di viaggio.
Sfoglio le pagine della mia via, ricordi e pensieri a fondersi,
ogni emozione un regalo inatteso, un fiocco strappato al nuovo dono.
Sento la vita che scorre nell’aria, in questo giorno nuovo,
di quest’estate che rinfresca avvolgendomi di festa e di speranza.
Sono vita tutt’intorno e dentro me, ancora provo, ancora sono.
Musica di natura che scorre, canto di via che chiede,
mi metto al centro del pensiero e a palmi aperti giro voricosamente
e rido rido rido, finché il cuore non mi esca dal petto!
Felice, immensamente felice
E se solo una persona volesse essere felice?
Sì, lo so che è la massima aspirazione di tutti, lo so che ogni uomo cerca la sua felicità sulla terra, ma non ci credo poi così tanto. Penso ormai che gran parte di noi trovi conforto nel crogiolarsi nelle proprie disgrazie, penso che siamo così profondamente soli che a volte, l’unico modo per trovare un briciolo di attenzione negli altri, sia ispirare compassione.
Voglio essere felice, immensamente felice, sguaiatamente felice, senza pudore !
E se non posso esserlo, non è lecito che io possa soffrirne in santa pace?
Lasciatemi nel mio angolo buio, sulle gelide piastrelle sbeccate, mentre spio i rami che sventolano fuori dalla finestra , tra i fori della tapparella.
Ogni passo, ogni movimento tra i piani fa scattare l’allarme nel mio cuore: chi è , cosa vuole, perché ?
E i passi si allontano e l’angoscia si distende e mi chiedo perché quando si vuole essere colmi di una felicità bruciante, la delusione di non ottenerla possa tagliare le ginocchia con un colpo secco, in una muta preghiera di soccorso.
Da dove arriva l’ebrezza estatica che fa accelerare i battiti e risveglia i sensi sopiti? Quella voglia di aprire le braccia al cielo e volteggiare fino a non poterne più, fino alla vertigine più alta e poi lasciarsi cadere stremati, mentre le risa salgono dal cuore alla gola esplodendo in uno scroscio di scintille arcobaleno.
Dove si può trovare quella voglia di vivere così contagiosa da infondere la forza di un battaglione, da ispirare la sicurezza di un generale e la motivazione del migliore stratega?Volendo solo essere immensamente felice, che mi importa di cercare soldi, di ottenere fama, di essere onorata con reverenza, se tutto quello che mi basta è che tu mi stringa forte, così forte tra le tue braccia da non cadere più?
Ridarola senza senso
Vi capita di ridere da soli di voi stessi? E’ una cosa davvero strana, perché una volta innescata, porta a deridersi di più.
Per esempio, stavo appropinquandomi a scrivere, per pura necessità, sono così sciattamente scrittrice di ego, che non mi preoccupo di ciò che andrò a gettare sul rigo: io scrivo, mangio, dormo, leggo… è uguale.
Volevo aprire la pagina in WordPress degli articoli, non Nuovo Post, ma dalla bacheca, sotto… Articoli, per l’appunto. Invece, mi sbaglio e chiudo internet. Una sciocchezza, una svista, ma spontaneamente, mi è venuto da fare una faccia basita e contrariata chiudendo le dita a becco e facendo il gesto classico del ” ma che cacchio fa questa?”. Rendendomi conto di essere sola, mi sono sentita stupida al cubo e mi è venuto da ridere e ridendo da sola, di me stessa, mi è venuto da ridere di più!
Fra un po’ pensavo di raccontarmi qualche barzelletta e saggiare le mie capacità: potrei sempre farmi assistere a un mio cabaret!
Io in fondo mi piaccio tanto, proprio come sono, ho solo paura di restare una maschera per sempre.