Donna. Riflessioni sulla sessualità e sulla condizione femminile


Un’altra notte bizzarra … che mi conduce a un’opinabile illuminazione sulla condizione femminile .
Ovviamente tutto si riconduce al mistero del femminile; che non è la maternità, non solo, ma il piacere e il desidero femminile e il suo scopo e potere.
Un uomo che sapesse suonare questo strumento con passione e sentimento, quali melodie eterne ne susciterebbe ! Quanta devozione e fiducia ci vorrebbero ! Tempo che è stato necessario all’uomo per altri scopi. Per cui, come legare a sé una donna che lo ami, lo assista e accudisca la famiglia senza perdere il senno ? Natura, Dio per chi crede come me, ha creato la donna così: emotivamente sensibile, sessualmente malleabile, misterosamente portata ad un legame indissolubile e irrazionale verso l’uomo capace di amarla. L’uomo, leggasi partner, per quel che riguarda l’essere femmina non cambia in base al genere dell’altro.
Sono persuasa che una campagna secolare di frustrazione sessuale abbia facilitato l’impegno della donna nel matrimonio.
Con tabù, sensi di colpa e ferocia verso l’espressione della donna del proprio desiderio.
Oggi, se non c’è ferocia, permane la vergogna, l’indifferenza o quantomeno l’incredulità.
La donna può desiderare di essere amata come merita? Di esplorare la propria sessualità con l’amato? Può desiderare al di là della bellezza e dell’età? Come mai ci è dato un corpo che può vibrare così tanto e così spesso e tuttora permane la ridicola convinzione che sia l’uomo a volere tanto sesso e tante donne? Convinzioni necessarie per rassicurare l’uomo che ha sempre sospettato che la donna andasse soddisfatta meglio, più spesso; per cui si è fatto prima a dare un valore morale negativo al desiderio femminile che a soddisfarlo: quale merito ad avere tante donne a cui dedicarsi il tempo di un incontro ? Meno esigenze da soddisfare, meno giudizi da affrontare.
Laddove il desiderio femminile soddisfatto porta alla tenerezza, alla devozione, al bisogno di legarsi e rendere l’altro felice. Ogni cosa ha un senso e le scorciatoie portano a perdersi.
Per cui non c’è per me soluzione nel maschilismo o nel femminismo, in quanto rimango fermamente convinta che la libertà sia vera nel momento in cui ci si dona e che il mistero della vita si riveli a quelli che si amano con tutto il tempo, la devozione e la passione reciproca.
Quando la donna sarà libera, il mondo sarà un posto felice.

Intimità


 

Mettetemi un bavaglio, anzi no: legatemi le mani. Scrivo e scrivo, quando l’acqua bolle, la temperatura sale e il vapore fa saltare il coperchio. Faccio uscire un po’ di cose che ho nella testa e posso rimettere il coperchio al suo posto.

C’è un altro argomento su cui rifletto e che non amo condividere, ma c’è modo per ogni cosa. L’intimità tra due persone è un’esperienza sublime, quando c’è intimità. Si può fare l’amore spesso, si può farlo con chi si vuole, ma l’intimità è un’altra cosa, per assurdo, mi viene da sottolineare. All’inizio si è più spavaldi, più bugiardi, ma anche più sinceri, perché tra le spacconate si dice qualcosa di vero, poi si cresce un po’, ci si conosce meglio, ma in realtà ci si conosce sempre meno; più che altro si creano delle abitudini uguali, per sentirsi uniti. L’ intimità si perde, soprattutto l’uomo deve idealizzare la donna, che dev’essere affidabile, sicura, dolce, forte e dalla sessualità non manifesta, perché quelle sono cose private… e va bene, ma poi le cose private sono taciute, fatte, ma non dette e non è la parolina volgare e tenera che fa l’intimità, al massimo fa gioco. Ho la netta sensazione che alle donne non sia ancora concesso parlare del proprio piacere. Non a caso, personalmente sto soffrendo svariate e manifeste tribolazioni, per scrivere ciò che penso senza essere esplicita.

La donna ne può scrivere, ne può parlare con chi vuole, ne può fare programmi, film… ma nell’ ambito della propria

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camera da letto? Se lui è in imbarazzo, è impossibile. Non lo so come andrà, forse la nuova generazione (io ho trentadue anni) sarà più libera? Ne dubito, penso sia più esplicita, ma non è ciò che serve, non è la sessualità aperta, non è la trasgressione, io parlo di vera intima connessione su vari livelli.
Tra l’altro penso che non ci sia uomo o donna che può interferire nel cuore di chi ami se ciò che vi unisce è così stupendamente imperfetto da essere irreplicabile.Torno a ciò a cui pensavo a vent’anni: lui dev’essere anche il migliore amico, nel proprio cuore, quello con cui ti senti intimamente spoglia, con cui puoi ridere e sbagliare, puoi fare cose fantastiche e costruire castelli per aria, mentre le scemenze colossali saranno risate da condividere e fare l’amore diventa il gioco più bello, sinceramente.

Se l’uomo avesse coraggio di essere così, lei non salperebbe per fantasie lontane e lui amerebbe stare con lei.

Ogni emozione nasce dentro, ogni desiderio nella testa, non servono grandi scenari, ma persone speciali.