Di Shadowhunters Blade Runner Lara e Ruben e … Planeswalker?


Come sempre io, sempre al volo.

Ho una voglia matta di scrivere, come tutti qui, giusto?
Ebbene, nel mio spare time ho ceduto alla curiosità:Shadowhunters.

Sì, la saga angelo.cacciator.demoniaca di Cassandra Clare. Siamo sinceri: queste autrici statunitensi sanno il fatto loro, che il genere piaccia o meno, qui non è il posto degli intellettuali per diletto.

Cooomunque, sono andata a curiosare solo al termine del terzo tomo, per non rovinare l’immagine salda dei personaggi nella mia mente, il trailer del film in uscita.
Sapevo già che la protagonista è interpretata dalla figlia del mio amato singer per cuore spezzato adolescente Phil Collins: Lily.
Va bene, dai. Va bene… Gli occhi, beh.. si vedrà se il personaggio regge, io penso di sì.

Ma Valentine, ve lo dico io, se si potesse prendere un attore dal suo passato.. questo per me è Valentine

 

 

Occhi a parte, ma sarebbe perfetto, del film me ne frego e nel mio immaginario sarà così!

Ciò che si scrive si dona e io per prima penso che anche ciò scrivo sia da altri probabilmente visualizzato meglio di me che l’invento.

Un giorno, ma devo continuare a scrivere prima, mi piacerebbe sapere come vedete Lara e Ruben, tanto quelli mica diventeranno un film!
Io li amo e mi sento terribilmente in colpa con loro, anche perché li ho lasciati tra i minatori..

Direi che Jocelyn l’avrei vista bene interpretata da Julia Roberts, eh?

Cooomunque, nel mio giro di trottola, l’Amicia lo sa che sono una trottola !, ho deciso di riguardarmi Blade Runner. Pensare che desso i Fantasy che sono sempre un po’ Gothic usano quella pellicola azzurra, ottimo e cosa vi ricorda? Blade Runner!

Ritorno indietro, sono una trottola.., Jace (J.C.) no. L’interprete è tanto bellino, ma no: mi pare più adatto a fare il dandy  maledetto.

Jace è un tenebroso e muscoloso e che porca zozza! Va bene…

MA che roba! Sono andata a cercare Jace , perché c’erano un po’ di suggerimenti di attori più “giusti” e volevo proporli. Come sempre all’ultimo decido di non essere troppo dettagliata e lascio solo Jace e poi via con ricerca immagini (più efficace di web).

E che cosa esce?

 

Un gioco di carte!! Di ruolo? e non sembrano rune magiche? e il vestiario?

La Clare nei suoi romanzi cita più volte la cultura manga e i giochi di ruolo, attraverso i passatempi preferiti di Simon e Clary. E’ divertentissimo immaginare la sorgente dell’immaginazioni altrui!

Direi che quel tipo lì su sembra molto affine ai cacciatori di Ombre(demoni e nascosti criminali).

Ora però sospendo qui, vi ho lasciato spizzichi, magari vi verrà voglia di curiosare, di spulciare.. io sono una spulciona cialtrona. Ho mille cose che mi turbinano in testa e non concludo niente!

Avrei tanto bisogno di tutto il tempo del mondo e di un assistente mentale!

e non finisce qui!

Ne riparleremo.. di tutto ciò!

Il Profumo di Suskind e olfatto introspettivo


Finalmente ho visionato anche il film.

Non vorrei fare un post sulla storia, perché se ne trova trama e recensioni in ogni dove in internet. In questo caso trovo il sunto di Wiki soddisfacente.

Mi è piaciuto il film, per grazia di regia e di attori. Il romanzo però è così ben strutturato, dettagliato nei colori, forme e odori, ovviamente, che c’era poco da chiedersi come affrontare la storia secondo me, ma è magistrale il rispetto della trama, senza porre una regia boriosa sopra.

Si sente quasi il puzzo, sopra il profumo il più delle volte.

Il protagonista non si creda che sia un eroe, né sventurato, né coraggioso, perché non è eroe, mai; sventurato sì, come molte anime venute al mondo senza esser desiderate.

La storia si costruisce sul povero Grenouille che mai viene amato, mai. Lui è così strano, nel suo essere incapace di empatia, che non suscita amore neanche nel lettore o spettatore e ciò senza che ve ne accorgiate vi porta a seguire il filo dell’autore.

Il ragazzo sopravvive per trovare il capo di questo filo, sopravvive nonostante l’avversione altrui.

Avversione che si scopre essere dovuta non al male, ma alla mancanza di riconoscibilità; Grenouille infatti, a differenza di tutto ciò che esiste al mondo, è inodore. Lui che registra tutto con l’olfatto, senza distinzione di giudizio.

Si capisce nell’avanzare della storia che Grenouille non sa di cercare , come chiunque in realtà, una traccia affettiva; non lo sa, perché non conosce l’amore.

Impazzisce per l’odore di una ragazza, quando l’età si sposa col bisogno, ma non riconosce questa estasi, e nel soffocarla accidentalmente perché non urli, si dispera nello scoprire che morendo perde la sua essenza, l’odore che la rende unica.

Da quel momento Grenouille vivrà per scoprire come catturare l’essenza di ciò che desta il suo interesse; e come sempre, quando si ha un chiodo fisso, anche l’ultimo scarto del mondo (letteralmente, essendo egli, appena venuto al mondo, lasciato tra le viscere di pesce sotto il banco di lavoro della madre) scala la sua vetta per arrivare.

Lavora da un profumiere, stupendo, caricaturale Hoffmann! e poi giunge a Grasse per scoprire ulteriormente la conservazione dell’essenza dell’odore.

Va sottolineato come tutti coloro che prendono in affidamento il ragazzo, lo sfruttino senza amarlo, anzi prevedono di liberarsene appena non sia più utile, ma puntualmente alla di lui dipartita periscono accidentalmente.

Insomma, Grenouille ucciderà 13 fanciulle per creare l’essenza d’amore più pura e si conclude tutto con la sua cattura, con lui che conserva la boccetta del profumo estatico.

Sul patibolo scoprirà l’ebbrezza di essere adorato per questo odore e di suscitare amore, ma vedendo il fazzoletto, su cui aveva posto le gocce di essenza, volare via, capirà il risvolto deprimente: tutta la folla che prima incitava alla sua tortura e morte, poi lo idolatrava genuflessa, ora si lancia sul fazzoletto che cadendo sprigiona tutto il suo potere.

E’ questa la  scena dell’orgia. La gente tutta perde la testa e copula con chicchessia, mentre il ragazzo impotente, a questo punto, osserva sconcertato e dolorosamente capisce ciò che non aveva compreso: l’attrazione collegata all’odore e la sua connessione al legame fisico. Anche il padre della tredicesima ragazza, che è l’unica figura carica d’amore, non caduto nell’oblo erotico, cadrà invece ai suoi piedi confondendo l’odore della figlia per suo.

Ora sì, ora la compassione arriva, perché Grenouille soffre e comprende.

Tornerà nel luogo in cui tutto è iniziato, concludendo il suo ciclo e cedendo al mondo che non lo ha mai marchiato come suo appartenente.

Si cosparge dell’essenza d’amore, sprigionando una follia collettiva tra i poveri disperati che lì si raccolgono.

Sarà sbranato d’amore.

Io penso che con un po’ di buona volontà, questo è un romanzo che nasce da un intuito geniale, si possa approfondire con gusto i significati reconditi di questa storia.
Qui si va in una valle nascosta, di fronte a un’infinità di fiori nuovi, e chi volesse potrebbe catalogarli con cura.