Mio figlio


Ti ho portato al mare.
Ricordi quante volte? Lo ricorderai che ti mettevo la musica e cantavamo? C’era tutto da fare, da prendere da arrivare.
Ho perso il respiro e ho perso il battito quando sei caduto, non lo puoi sapere. Quando una frase ti ha ferito gratuitamente sapevo che la tua fiducia nelle persone avrebbe stretto un nuovo buco nella cintura della tua ingenuità.
Avrei voluto che nessun graffio segnasse la tua pelle intatta e prefetta, avrei voluto che nessuna lacrima solcasse le tue gote fatte per tendersi in sorrisi raggianti.
Ho tenuto il passo con le tue scoperte, i tuoi pensieri nuovi e diversi dai miei.
Ti ho visto fare amicizia, scegliere e perdere per strada.
Ti ho visto temere i volti nuovi, cercare di evitare per paura di reazioni impossibili da prevedere.
Il tuo corpo che cambia, ti ho accompagnato sulla strada dell’amore di sé e ora te ne prendi cura da solo.
Ho sopportato che qualcosa dentro me crollasse quando la tua rabbia si è rivolta contro di me, quando hai pensato che io mi sbagliassi, quando hai sentito il bisogno di allontanarti.
So che per costruire se stessi si deve buttare giù ponti e cercare i propri mattoni.
Per te ci sarò sempre, quando non capirò, quando vorrò cambiare cose che non posso, quando dovrò accettare, io ci sarò e farò il tifo per te in prima linea.
Tutto ciò che faccio, scelgo di non fare, tutto ciò che misura il mio tempo si imposta sulla tua vita, sul dono che mi hai fatto.
Non potrò mai rimediare agli sbagli che vorrei non fare, ma spero di lasciarti qualcosa di me che sia un senso e una base solida su cui poggiare.
Il più grande amore sei tu, senza merito posso dirti mio.
Mio figlio.

Alessandro


Fui il tuo nido
Cullandoti in grembo
Fosti il mio nocciolo
Fattami frutto per
Avvolgerti.

Il trapasso dal ventre
Per massimo patire
Violenti scosse
Per le pelvi aprire
E fu la luce!

Tu nascesti
Spingendo
Soffrendo
Nel sangue
Il primo
Battesimo.

Dieci e ancora due
Gli anni sono andati
E io con te più grande
Perdonami fallace
Grata eternamente
Di esserti madre.