Dello scrivere un romanzo


47 pagine. la storia mi piace.

Contro ogni sorte, ‘che il mondo s’avversa in un moto di perenne latrare, bussare di porte, quando le nocche vengono utilizzate!

Eppure io, con rischio scazzo altissimo, a volte mi stupisco e mi faccio catturare, sorprendendomi sempre più di come la mente funzioni più o meno come per la lettura: devi farti catturare dalla storia, esserci dentro, altrimenti non funziona e buona notte al secchio, tanti saluti!

Ok, però io non sto dando consigli, mica ho mai pubblicato niente!

Voi direte :” ‘mbeh? Allora che diamine parli a fare?”

Io ringraziando della cortesia, rispondo che sto solo riportando la mia esperienza, mentre sono ancora sul fronte scrittura in corso.

L’entusiasmo per i personaggi a volte è tale, che da blogger abituata a scrivere sul momento e pubblicare in rete, è dura non condividere in diretta ciò che ho prodotto.

Non sia mai, tengo duro, voglio portare a compimento un lavoro completo. Rileggo, correggo in corsa, mi faccio un elenco dei nomi, dei legami famigliari, delle caratteristiche fisiche e altri eventi.

La confusione che a volte mi coglie nella lettura, mi coglie nel corso degli accadimenti inventati da me medesima!

Sarò io una mezza… stolta, ma rischiare di cambiare i connotati di qualcuno dopo tre capitoli, mi pare imbarazzante!

C’è gente che ho messo lì, di allaccio e ora mi prende, mi stimola e mi rendo conto che si presta a ulteriori approfondimenti.

La storia di Lara e Ruben versione blog che ormai è tutt’altra cosa dal fratello di partenza, la porterò avanti per affetto e gusto personale, fosse anche che uno di voi possa apprezzare.

Questa è condivisione gente!

Per condividere appieno..

Oggi ho fatto un pianto osceno, per esasperazione, credendo di essere per i fatti miei, meno male che c’è sempre quell’anima pia del Man che mi ricopre di letame quando sono giù.

Ha tanti pregi per carità, ma non so cosa gli marcisca in testa a pensare che a far una sfuriata una si risollevi!

Ti amo, ma sei stato uno stronzo: ho passato dei giorni di merda pensando a ciò che ho perso e non capisci un tubo purtroppo. Ho imparato a non piangere a causa tua ed è un bene, non si rimane ventenne a vita, ma cazzarola, lasciami piangere in pace il dolore che ho dentro, quando capita che ancora mi riesca di farlo! Non ce la faccio a sentire dire che per l’uomo quel tipo di perdita è lo stesso, io ne rimango ancora straziata.

Questa condivisione, mi spiace, è orrenda e chiudo qui, diciamo che mi sono svuotata.

Torno da Sazan e Sadik.

14 Pensieri su &Idquo;Dello scrivere un romanzo

  1. Non e’ orrenda…anzi…ma tesora non riesco a mettere mi piace sotto un tuo star male.
    Un abbraccio fortissimo. Adesso vai a scrivere il seguito di quella storia che ti gironzola in testa. Io sono qui…quando e come vorrai..Lo sai….
    Te kam shume xhan 🙂 (ecco questo e’ un compito a casa 😛 )

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    • Oh, sì grazie Cami! Ho fatto finire loro i dialoghi e ‘mo mi depilo per bene, vado a nanna e domani me ne vado al mare, alla faccia del genere maschio accanto! Grazie, da donna a donna 🙂
      ho per fortuna un paio di capolavori in carne e ossa che vanno oltre qualsiasi perdita subita. Strong inside!

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      • Condivido il pensiero di Liù…gli uomini sono stronzi insensibili,fatte poche eccezioni e ovviamente i gay che proprio uomini non sono.Non sai quanto posso capire le tue sensazioni,non sai quanto spesso cerchi il modo di restare sola con me stessa…ma qui finirei per scriverci un post e non voglio.
        Ormai sarà tutto passato spero,comunque ti abbraccio tanto♥

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      • Passato grazie my friend, cerco di passare oltre e non ristagnare nel rancore, purtroppo non dimentico, ma cerco di ricordare le mie mancanze e di far star su la bilancia 😉
        Ti abbraccio tanto anch’io, sentir una comprensione femminile fa bene, davvero bene!

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  2. Amicia cara 😦 leggo solo solo ora perdonami… Non è orrenda, è un tuo disagio… spero davvero sia passato e che queste “incomprensioni” non si presentino più… i tuoi occhi devono solo sorridere e guardare quel che scrivi, non piangere… purtroppo non potranno capire mai… ti abbracciamo anche noi kiss… ti pensiamo tra Sazan e Sadik 🙂

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    • Don’t worry. L’ho scritto perché per quanto per educazione e rispetto del pensiero altrui, sia abituata a tenere il negativo dentro, ieri ho sentito il bisogno di “cacciare fuori” tutto. E’ tutto ok, come sempre si finisce per far finta di niente.. a volte la gente deve sbottare un po’ evidentemente. Teniamo conto della mancanza di sonno, ma io ho rispetto di me stessa e ci tengo a ottenerlo, dura conquista di anni ! Sazan e Sadik… sono personaggi che mi piacciono davvero! Sono proprio fuori! Un abbraccio anche a voi a braccia aperte e di cuore!

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  3. Non entro in merito alla questione uomo-donna, dato che non c’è nulla di più personale di un rapporto a due (se di tale si tratta).
    Dirò solo che la comunicazione su un livello di parità supplisce a tante mancanze da ambo le parti.

    Quello che mi ha intrigato è il pensiero sul desiderio di condividere immediatamente.
    Al momento lavoro su 4 progetti (tra poesia e prosa) e li sto tenendo per me, ma sono assolutamente d’accordo con te… è durissima non far leggere le cose che ci coinvolgono così tanto prima di finirla.

    Che l’ispirazione ti sia sempre propizia per le tue creazioni 🙂

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    • Sono d’accordo in realtà.. ci piace ogni tanto sentirci donne che si capiscono sopportando il genere maschile, ma errori e incomprensioni nascono da mille atteggiamenti. Auguro di cuore anche a te l’ispirazione musa delle tue produzioni artistiche. Resistiamo al prurito di mostrare prima del compimento dell’opera nella speranza felice di condividere infine il frutto di tanta dedizione. Grazie ancora del pensiero amicale e dei modi sempre gentili 🙂

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